mercoledì 4 febbraio 2015

I.S.D.S.

Sapete cos'e' l' I.S.D.S.? 

E' un'organizzazione che come molte altre nasce con l'obiettivo di portare un beneficio la dove ce ne sia più bisogno, nel caso specifico dell'  I.S.D.S. si vuole dare l'opportunità alle aziende private di potersi difendere dalle decisioni di tribunali statali degli stati in cui l'azienda si trovi ospite.
Come molto spesso però accade quando di mezzo ci sono grossi interessi di potere ed economici tutti i valori vanno infranti e come in questo caso l'orgnizzazione composta prevalentemente da avvocati privati con parcelle da capogiro pensate che si parla di € 1.000,00 all'ora vengono fatti gli interessi del più potente a discapito della collettività e del benessere dell'ambiente in cui tutti viviamo diventando così di fatto un'arma a disposizione delle multinazionali contro la sovranità degli stati.Come molti di noi sanno sono in corso i lavori per il cosidetto trattato commerciale transatlantico, tra EU e Stati Uniti, il TTIP che consiste in un accordo che non riguarda solo le barriere tariffarie ma anche la convergenza normativa sulla sicurezza, l’ambiente e la salute.E' naturale quindi che in situazioni di questo tipo èpossano nascere facilmente controversie tra le parti e che  si necessiti quindi di un organo che vada a mediare tra le parti.Per spiegarlo nella maniera più semplice possibile, l’ISDS è uno strumento presente in un gran numero di trattati di libero scambio e d’investimento. Istituisce un tribunale commerciale ad hoc per proteggere gli investimenti internazionali delle imprese straniere da ingiuste espropriazioni o da un trattamento discriminatorio del paese di accoglienza. Ad esempio, nel 2013 il gruppo Al-Kharafi fece causa allo stato libico per avere illegalmente annullato il progetto di costruzione di un complesso turistico con un leasing di novanta anni. Questa è la particolarità dell’ISDS: se prima solo uno stato poteva far causa a un altro stato, ora anche le imprese hanno questo diritto. Le garanzie sono ovviamente il nettare di ogni investimento e nessuna compagnia vorrebbe puntare a espandersi in un mercato in cui rischia di subire un trattamento ingiusto, e dove dovrebbe sottostare alla giustizia dello stesso paese che l’ha espropriato dal suo investimento. Da qui l’idea di aggirare i tribunali nazionali e fare ricorso a un tribunale esterno, creato appositamente per tale funzione.Gli Stati Uniti sono i sostenitori più accaniti di questo strumento. La precedente commissione Barroso l’ha difeso con veemenza. Sono stati firmati in tutto 3,400 accordi con clausole ISDS. L’Ue, da sola, ne ha stipulati 1,400. Inutile dire che ci troviamo di fronte a un marasma di testi giuridici con grandi differenze tra un modello e l’altro. Questo è uno dei motivi per cui gli Stati Uniti e l’Unione europea vorrebbero includere nel trattato transatlantico un meccanismo di risoluzione delle controversie investitore-stato: ridefinire i termini e strutturare un linguaggio comune da mettere a disposizione degli altri paesi. Il modello Ue-USA creerebbe un precedente per ogni futura negoziazione con altri stati, primo tra i quali la Cina.Come dicevamo però il successo di questa organizzazione va guardato con molta attenzione se infatti da una parte certifica la sua efficacia nel proteggere gli investimenti, dall’altra dovrebbe invece destare più di un sospetto. Basti pensare che se dagli anni settanta agli anni duemila ci sono stati solamente 50 casi di arbitraggio tra compagnie e stati, in ciascuno degli ultimi tre anni ne sono stati registrati 50. Inutile dire che la situazione è sfuggita completamente di mano. Se in precedenza l’ISDS era uno strumento legale per proteggere i propri investimenti da ingiuste espropriazioni, ormai è diventato qualcosa di ben più pericoloso. Un esempio clamoroso è quello della Philip Morris, che nel 2011 fece causa allo stato australiano, “colpevole” di aver lanciato una delle più innovative politiche contro il fumo. La nuova legge obbligava i produttori di sigarette a vendere esclusivamente confezioni generiche, ossia pacchetti di sigarette standardizzati senza il loro branding: niente marchio di produzione, logo né colori, solo una piccola scritta col nome della marca in un tetro colore marroncino in fondo al pacchetto, sotto alle spaventose foto di tumori alle quali siamo ormai abituati. Philip Morris Asia intentò una causa contro lo stato dell’Australia sostenendo che i requisiti imposti alle confezioni generiche costituivano un’espropriazione dei loro diritti di proprietà intellettuale. Ma non è tutto. Dato che all’epoca non c’era nessun accordo d’investimento tra gli Stati Uniti e l’Australia, gli investitori americani acquisirono il 100% delle quote di Philip Morris Asia tramite la propria società controllata a Hong Kong, per poter sfruttare la protezione legale nell’accordo d’investimento invece già esistente tra Australia e Hong Kong. L’acquisizione fu portata a termine dieci mesi dopo l’annuncio da parte del governo australiano di introdurre le confezioni generiche di sigarette.Come si vede, avvocati di compagnie multimilionarie, aggrappandosi a cavilli legali, riescono a far causa a uno stato, influenzando in modo diretto o indiretto le politiche pubbliche di un altro paese, anche e soprattutto quelle pensate per proteggere l’ambiente, la salute o la sicurezza dei cittadini. Un altro esempio importante, che concerne l’equilibro delle posizioni europee, e ancor più perché riguarda una voce forte dell’Unione, è il contenzioso tra la compagnia di energia svedese Vattenfall e la Germania. La Vattenfall fece causa allo stato tedesco per la decisione di uscire dal nucleare in seguito al disastro di Fukushima chiedendo ingenti somme di denaro. Fu proprio la Germania a firmare nel 1950, con il Pakistan, il primo accordo bilaterale con una clausola di risoluzione delle controversie investitore-stato. Dopo il contenzioso con la Vattenfall, però, la Germania ha giurato guerra contro questo strumento. La quasi totalità degli ISDS è stata negoziata tra paesi ricchi e paesi in via di sviluppo che avevano spesso un sistema giudiziario inopportuno e parziale. Non si capisce quindi quale sia la necessità di creare un tribunale esterno dato che sia l’Ue che gli Stati Uniti hanno sistemi giudiziari affidabili.



Un aspetto rilevante è quello che riguarda le somme risarcitorie. Nel 2013 il gruppo Al-Kharafi ottenne dalla Libia un risarcimento di 935 milioni di dollari per l’espropriazione del proprio investimento iniziale che era di soli 5 milioni. Anche se molti sostenitori dell’ISDS assicurano che due terzi delle dispute sono vinte dagli stati, questi pochi esempi indicano che non c’è da stare sereni. L’idea di concedere il diritto a un’impresa di fare causa a uno stato diventa un’altra arma in mano alle multinazionali contro la sovranità degli stati. La phronesis della nuova Commissione nell’annunciare il ritiro del meccanismo ISDS non ha dunque nulla di misterioso. Lo scetticismo della Germania, il dissenso di pressoché tutta la società civile, che accusa le élite europee di non volere un’Europa sociale ma solo un’Europa dei mercati hanno convinto il commissario Malmström che l’abolizione del ISDS sia la migliore profilassi per evitare di far saltare l’accordo commerciale transatlantico.

Al tempo stesso la posizione della Malmström non è priva di ambiguità. Durante la sua audizione ha ammesso che l’ISDS potrebbe essere rimosso dal TTIP ma che non sarà oggetto di discussione nelle negoziazioni che già si trovano in uno stadio avanzato, come l’accordo commerciale tra l’Unione europea e il Canada, il CETA. Inoltre, piccolo incidente: il nuovo commissario ha annunciato su Twitter il ritiro dell’ISDS, ma qualche minuto dopo il tweet era scomparso. Ci si augura che le sue buone intenzioni mettano a tacere ogni dubbio. L’ISDS sarà un tavolo di prova importante sul quale si giocherà il braccio di ferro tra Unione europea e Stati Uniti.

sabato 2 marzo 2013

La Casaleggio Associati (Movimento 5 stelle) ecco chi e'

La Casaleggio Associati, nasce il 22 gennaio 2004 a Milano nei pressi della casa di Alessandro Manzoni, da cinque persone (Enrico Sassoon, Gianroberto Casaleggio, Luca Eleuteri, Davide Casaleggio e Mario Bucchich) La “mission” ufficiale dell’azienda è «di sviluppare consulenza strategica di Rete per le aziende e di realizzare Rapporti sull’economia digitale»
Gianroberto Casaleggio (foto) ne e' socio-fondatore e Presidente, nato a Milano nel 1954 inizia la sua carriera lavorando presso l'Olivetti S.p.A.
Ma cerchiamo di capire meglio chi e' questo nuovo imprenditore italiano passato sotto la luce dei riflettori grazie anche alla notorieta' che gli sta dando Beppe Grillo con il suo movimento 5 stelle che per altro non e' il primo ed unico progetto di questo tipo che Casaleggio ha curato.

L’Affare Webegg Spa

Per capire il quadro generale, rimanendo però sempre collegati con la Casaleggio Associati , è necessario conoscere la Webegg Spa : un gruppo multidisciplinare per la consulenza delle aziende in Rete, controllata per il 59,8 % da I.T. Telecom Spa (controllata a sua volta al 100% da Telecom Italia. Ci interessa molto perché:

- Gianroberto Casaleggio è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale della Webegg.

- Luca Eleuteri (socio Casaleggio) tra il 2000 e il 2003 lavorava nella Direzione Generale di Webegg.

- Mario Cucchich, fino al settembre 2003 è stato Responsabile Comunicazione e Immagine del Gruppo Webegg.

- Enrico Sasoon entra il 15 gennaio 2001 nel Consiglio di amministrazione di Webegg

- Maurizio Benzi, Marketing di Webegg e stranamente, organizzatore dei Meet-up di Grillo a Milano

Su cinque soci della Casaleggio, ben quattro lavoravano per la Webegg Spa con incarichi molto prestigiosi e importanti!

E poi cos’è successo?

Tra giugno e agosto 2004, la IT Telecom Spa sigla un accordo con Value Partner Spa per la cessione del pacchetto azionario detenuto in Webegg Spa, pari al 69,8% del suo capitale, al prezzo di 43 milioni di euro, il restante 30,2% è posseduta da Finsiel (79,5% Telecom Italia).

Value Partners è la più grande società di consulenza strategica di origine italiana!

Nel gennaio 2004 quindi dopo pochi mesi, come è stato detto, i cinque fondano a Milano la Casaleggio Associati.

Questo dato è molto interessante perché risulta che gli attuali editori di Beppe Grillo hanno lavorato fino a pochi anni fa, all’interno di una società della Telecom Italia, la stessa soggetto di attacchi (certamente giusti) da parte del comico genovese.

L’affare Telecom

Beppe Grillo sta portando avanti da anni una campagna per “prendersi” (lui, gli editori o qualcun altro?) la Telecom Italia!

Tale strategia è attuabile se tutti o una buona parte degli azionisti privati delegassero Grillo all’assemblea generale della società. Ecco perché dal blog ha chiesto ufficialmente una “shareaction” (“fatemi godere” dice nel suo appello): «inviatemi le vostre manifestazioni di interesse attraverso il form del modulo di adesione per consentirmi di valutare la fattibilità del progetto e tentarne la realizzazione».

«Fatemi godere. Rifatevi delle umiliazioni subite in questi anni come utenti e come azionisti. Il cda licenziato dai veri azionisti attraverso un comico. Una cosa mai vista al mondo. (…) Ragazze e ragazzi, dateci dentro. Aderite, aderite, aderite»


Certamente è ”una cosa mai vista al mondo”, ma la domanda che sorge spontanea è: una volta attuato questo progetto, se mai si realizzerà, chi potrà garantire la sicurezza della ditta più importante in Italia? Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio o la Casaleggio Associati stessa? Ricordiamo che si tratta della società che ha il potere di ascoltare (esattamente quello che è successo allo stesso Grillo, che per ben 4 anni, è stato ascoltato e registrato…) tutte le telefonate, leggere tutti i fax e le e-mail sul suolo italiano…

Per qualche miscredente, potrebbe sembrare una manovra occulta per entrare in possesso proprio di questa importantissima azienda...ed è proprio quello che sta accadendo!

Staremo a vedere, anche se ad oggi sono decine di migliaia le persone che in buona fede, si sono affidate al nuovo "guru delle telecomunicazioni" (futuro amministratore delegato?).

Prometeus: il futuro dei media

Torniamo alla Casaleggio Associati perché nel loro sito ufficiale è pubblicato nella home page un video molto indicativo e allo stesso tempo inquietante: “PROMETEUS: IL FUTURO DEI MEDIA”. Video da non perdere assolutamente! Si tratta della visione futurista che i soci fondatori della Casaleggio hanno a livello di Media.



Il video inizia dicendo: «L’Uomo è Dio, è ovunque, è chiunque, conosce ogni cosa. Questo è il nuovo mondo di Prometeus. Tutto è iniziato con la Rivoluzione dei media con Internet alla fine del secolo scorso…»

La visione continua con: « la Rete include e unifica tutto il contenuto: Google compra Microsoft, Amazon compra Yahoo! diventando così i leader mondiali dell’informazione assieme a BBC, CNN e CCTV… La pubblicità è scelta dai creatori di contenuti, dagli stessi autori e diventa informazione, confronto, esperienza. Nel 2020 Lawrence Lessing, l’autore di “Cultura Libera” diventa Ministro della Giustizia degli Stati Uniti e dichiara il copyright illegale. Dispositivi che replicano i cinque sensi sono ormai disponibili nei mondi virtuali. La realtà può essere replicata in Second Life. Chiunque ha un Agav (agente-avatar) che cerca informazioni, persone, luoghi nei mondi virtuali. Nel 2022 Google lancia Prometeus l’interfaccia standard degli Agav. Amazon crea Place, un’azienda che replica la realtà. Puoi andare su Marte, alla battaglia di Waterloo, al SuperBowl di persona. E’ reale! Nel 2027 Second Life si evolve in Spirit. Le persone diventano chi desiderano e condividono la memoria, le esperienze, le sensazioni. La vendita di memoria diventa una normale attività commerciale. Nel 2050 Prometeus compra Place e Spirit. La vita è virtuale è il mercato più grande del Pianeta. Prometeus finanzia tutte le missioni spaziali alla ricerca di nuovi mondi per i propri clienti, gli avatar terrestri»

Ecco a voi il video:


 


Il video della Casaleggio Associati termina con una immagine massonica: il triangolo con l’occhio dentro, fiammeggiante!


“Dio è ovunque, è chiunque e conosce ogni cosa”, proprio come l’occhio onniveggente della massoneria (il simbolo stampato sul dollaro statunitense), usato dai creativi della Casaleggio alla fine del video.

A proposito di luce, cerchiamo di capire come mai hanno usato un nome così particolare per tale progetto: Prometeus!

Certamente deriva da Prometeo, figlio di Giapete e Climene, che ha sottratto il fuoco (simbolo della luce) agli Dei per riportarlo agli uomini sulla terra (dottrina della gnosi).

Secondo l’occultista russa Helena Petrovna Blavatsky o meglio nota come Madame Blavatsky, sotto un altro aspetto, l’allegoria del fuoco (visto come luce iniziatica, nda) può essere letta come un'altra versione della ribellione dell’orgoglioso Lucifero (dal latino LUCIFERUS, composto da “LUC-EM” = luce, e tema “FER-RE” = portare, cioè PORTATORE DI LUCE, ndA), precipitato nell’Abisso senza fondo. La maledizione di Zeus a Prometeo è lo stesso che la maledizione di Dio a Satana!
Quindi secondo la maga Madame Blavatsky (Teosofa da cui presero spunto anche gerarchi nazzisti come Hess e addirittura Hitler), il fuoco o luce portato sulla terra da Prometeo è l’allegoria del fuoco o luce porta sulla terra da Lucifero!


Ecco spiegato perché il logo della Prometeus (vedi immagine sopra) è rappresentato graficamente da una fiamma (luce) che parte dalla lettera O maiuscola, quindi dal Cerchio chiuso (molto usato anche dai circoli satanici per i loro rituali).

Sicuramente la motivazione che ha spinto la Casaleggio a scegliere un nome e logo simili sarà un'altra, magari meno esoterica, però la strana coincidenza (per chi ci crede ovviamente) è interessante!

 Logo della Prometeus, estratto dal video della Casaleggio Associati

 Partnership con Enamics

Nel 2004 la Casaleggio annuncia la partnership con Enamics, una società statunitense fondata nel 1999, leader del Business Technology Management (BTM).

La Enamics ha come “clienti” potentissime corporation del calibro di: Pepsico, JP Morgan, Northrop Grumman, US Department of Tresury (Dipartimento del Tesoro USA), BNP Paribas, American Financial Group,ecc.

Tra queste, quella che più c’interessa è la banca d’affari JP Morgan, perché rientra nell’impero dei Rockefeller, una delle famiglie legate ai Rotschild che controllano il mondo!

Davanti al Centro Rockefeller di New York si staglia  casualmente  una statua gigante di Prometeo (vedi immagine), voluta proprio dal magnate in persona!



Anche i Rockefeller, come i Casaleggio (chiedo venia per la comparazione), pertanto “adorano” l’arte simbolica del Prometeo!

Fondatore della BTM Corporation è un certo Faisal Hoque, autore di numerosi best seller ed ex dirigente anziano della General Electric (anch’essa del gruppo Rockefeller) e di altre multinazionali!

I partner della BTM tecnology sono “IBM Tivoli” di New York e “Future Considerations” di Londra. Questa ultima ha come clienti privati: Coca Cola, Barclaycard, Addax Petroleum, KPMG LLP, ecc. Nel settore pubblico invece: Carbon Trust, UNIDO (United Nations Industrial Development Organisation), London Pension Fund Authority (LFPA) ecc.

E’ molto indicativo venire a conoscenza che l’editore di Beppe Grillo (nonostante le giustissime campagne contro l’inquinamento ambientale, le energie alternative, i biocarburanti, l’idrogeno, ecc.) abbia tra i partner proprio quella banca (JP Morgan), che ha interessi economici enormi in ogni dove, e soprattutto nel comparto bancario, energetico e/o petrolifero!

Che fine ha fatto il Signoraggio monetario?

Al Beppone nazionale va il merito di essere stato il primo a denunciare la truffa del Signoraggio monetario (nel tour “Apocalisse Morbida” del 1998) e la natura privatistica della Banca d’Italia.

In quello spettacolo ha sparato a zero sui banchieri (Fazio, Duisemberg, ecc.), definiti i cavalieri dell’Apocalisse, che controllano le economie planetarie, sottolineando più volte come questi signori “stampano le banconote e le prestano”.

Avete capito bene: stampano denaro e lo prestano ai governi!

Per non parlare del debito pubblico. Dice infatti Grillo: “e il debito? A chi li dobbiamo due milioni e mezzo di miliardi di lire?”

Nonostante questo, da un po’ di anni Grillo si rifiuta, o gli è stato consigliato di non parlarne, di Signoraggio e dei banchieri durante i suoi spettacoli, perché?

Una spiegazione la fornisce il dottor Antonio Miclavez in una recente intervista video: «ne ho parlato (si riferisce a Grillo, nda) circa sei mesi fa e mi ha detto: “sì è molto bello, ma questo per la gente è troppo. Se è troppo poi la gente si spaventa e non lo capisce perché è troppo!”. Uguale Milena Gabanelli (Report su Rai3, nda)
Tralasciamo la Gabanelli per ovvi motivi, ma perché Grillo che nel 1998 sparava a zero sul Signoraggio, sulla truffa del debito pubblico e sui banchieri, oggi non dice nulla e si limita ad attaccare i politici: semplici camerieri del potere economico? Cosa è successo nel frattempo? Ha ricevuto pressioni e/o ricatti? Oppure ha cambiato idea? Nessuno lo sa ad eccezione della sua coscienza!
Anticipo anche un video Sempre della Casaleggio  "Gaia il futuro della geopolitica economica"
http://www.youtube.com/watch?v=YavhyAM6iRY

A te il resto

lunedì 11 febbraio 2013

ITANIMULLI O ILLUMINATI

LA PAROLA ILLUMINATI VI DICE NIENTE?
VI RICORDATE DEL LIBRO DI DAN BROWN ANGELI E DEMONI? BASTA ANDARE IN  UN QUALSIASI MOTORE DI RICERCA E DIGITARE LA PAROLA                   " ITANIMULLI " (illuminati al contrario)E CON VOSTRA GRANDE SORPRESA IL PRIMO INDIRIZZO CHE SI APRIRA' DAVANTI AI VOSTRI OCCHI SARA' LA HOME PAGE DELLA N.S.A./C.S.S. ( NATIONAL SECURITY AGENCY/CENTRAL SERVICE PUBLIC INFORMATION!!! NO NON E' UN CASO.
E NON E' NEANCHE UN CASO CHE CERCANDO SU WIKYPEDIA NON RISULTA ALCUNA PAROLA DENOMINATA ITANIMULLI.
MA COSA C' ENTRANO GLI ILLUMINATI CON L' N.S.A. OVVERO L'APPARATO DI SICUREZZA NAZIONALE AMERICANO?
MOLTI VEDONO DIETRO A TUTTO CIO' LA SOLITA MACCHINAZIONE DEI  COMPLOTTISTI, EPPURE LA STORIA  AMERICANA SIN DAI SUOI ALBORI E' PIENA DI SIMBOLOGIA MASSONE.
LA PLANIMETRIA  DELLA SUA CAPITALE, IL DOLLARO AMERICANO, I SUOI MONUMENTI PRINCIPALI, LA SUA COSTITUZIONE FIRMATA DA UN TERZO DEI SUOI MEMBRI APPARTENENTI ALLA MASSONERIA, I SUOI PRESIDENTI, E LE SUE LOGGE, TUTTO SEMBRA AVERE UN COMUNE DENOMINATORE.
IO MI SONO SOLO RIPROMESSO DI FARVI CONOSCERE L'ARGOMENTO E DI FARVI RIFLETTERE SU UN ARGOMENTO INTERESSANTE, CON CUI BISOGNA ANDARE CON I PIEDI DI PIOMBO......BUONA RICERCA.

lunedì 21 gennaio 2013

RELIGIOLUS VEDERE PER CREDERE

Avete mai sentito parlare di Bill Maher? E' un presentatore americano del programma Real Time with Bill Maher su HBO,in precedenza Maher ha anche condotto un talk-show in seconda serata chiamato Politically Incorrect sul canale Comedy Central ed in seguito su ABC.Maher è conosciuto in particolare per la satira politica e per le sue opinioni sulla società e sulla politica. I suoi obiettivi più comuni sono i politici, ogni tipo di burocrazia, le manovre politically correct, i mass media e le persone che hanno in mano grandi poteri politici e sociali. Si è inoltre espresso a favore della legalizzazione della marjuana e dei matrimoni gay, e dalla parte della PETA. Maher è anche critico nei confronti della religione infatti è un membro del The Reason Project e propone il suo punto di vista anche nel film documentario Religiolus per l'appunto,nel quale è l'attore principale.Il film, attacca frontalmente la fede religiosa e le sue forme organizzate, in particolare le tre religioni abramitiche, fin dal titolo,l' unione infatti delle parole inglesi religious (religioso) e ridiculous (ridicolo), da un'assonanza che va persa purtroppo nell'adattamento italiano, privo di alcun significato.

Trama

Bill Maher viaggia in giro per il mondo, visitando luoghi di particolare significato religioso, incontrando ed intervistando esponenti di diverse fedi religiose, scienziati, personalità pubbliche e gente comune. Il punto di vista subito dichiarato, è quello di un agnostico, convinto che «la religione sia un ostacolo al progresso dell'umanità». Maher, di padre cattolico e madre ebrea, educato come cattolico, inizia il proprio viaggio dalla chiesa di Nostra Signora della Misericordia di Park Ridge, la chiesa frequentata durante l'infanzia, dove intervista la propria sorella e la propria madre. Quest'ultima rivela che il marito, padre di Bill, aveva smesso di frequentarla probabilmente poiché era contrario alla posizione della Chiesa in merito all'uso degli anticoncezionali.
Alla "Truckers Chapel" di Raleigh, North Carolina, incontra alcuni camionisti cristiani, fra cui addirittura un ex-satanista, che appaiono ben poco disposti a lasciare che il tipico intellettuale metta in discussione la loro fede semplice e sincera, quando solleva il problema che molti concetti del cristianesimo in realtà non siano nemmeno presenti nella Bibbia, ma idee successive. Con lo scienziato cristiano evangelico Francis Collins, capo del Progetto Genoma Umano, autore di Il linguaggio di Dio (The Language of God: A Scientist Presents Evidence for Belief), affronta la questione dell'esistenza storica di Gesù.
Il "dottor" Jeremiah Cummings, ex-membro del gruppo musicale Harold Melvin & the Blue Notes, poi fondatore dell'Amazing Life World Outreach in North Carolina, tipico esempio di quei predicatori televisivi che accumulano enormi ricchezze e che si comportano come rock star, si dimostra del tutto impermeabile alle provocazioni sul suo stile di vita rivoltegli da Maher, che per i vestiti e i gioielli costosi lo paragona a un pappone (pimp), e arriva a sostenere che Gesù vestiva bene e non ha mai detto nulla contro ricchezza, e che i soldi sono solo il risultato della sua ricerca di Dio.
Dopo aver incontrato ad Amsterdam prete francescano, secondo cui per la Bibbia l'omosessualità è accettabile, approfondisce il tema al Calvary Life Care Center di Winter Park, Florida, con il pastore John Wescott di Exchange Ministries, ex-gay che sostiene che l'omosessualità non esista in natura, ma sia causata da insicurezza ed infelicità, e vada sconfitta con la terapia di conversione, e con il genetista Dean Hamer, autore di The God Gene, scopritore del "gene gay". Con Steve Burg, gestore di un negozio di oggetti religiosi, ex membro di Ebrei per Gesù (Jews for Jesus), parla di miracoli e della storia biblica di Giona.
Sul tema del rapporto tra Stato e religione, Maher incontra il giornalista Ray Suarez, il quale spiega che, malgrado gli Stati Uniti siano diventati una "nazione cristiana", i suoi padri fondatori, oggi visti come una sorta di apostoli, fossero invece esplicitamente contrari al carattere religioso dello Stato (e cita il caso di Thomas Jefferson, autore della riscrittura "laica" dei Vangeli Faith and Moral Teachings of Jesus of Nazareth), e il senatore democratico Mark Pryor, fervente evangelico, che si dimostra incapace di sostenere un contraddittorio sui temi dell'etica, dei Dieci Comandamenti, e di rispondere alla contestazione che gli Stati Uniti siano il Paese sia più religioso che più bellicoso dell'Occidente, rifugge ad una domanda sull'evoluzionismo e riesce a rendersi sorprendentemente ridicolo con le proprie parole, senz'alcuno sforzo da parte dell'intervistatore.
Sul tema del creazionismo incontra Ken Ham, tra i fondatori di Answers in Genesis, associazione che promuove l'interpretazione letterale del Libro della Genesi, tra l'altro attraverso il Creation Museum di Petersburg, Kentucky, una sorta di Jurassic Park religioso che Maher paragona ai Flintstones. Il ben più autorevole astronomo gesuita George Coyne, ex direttore della Specola Vaticana, afferma invece che le sacre scritture e la scienza moderna appartengono a due periodi storici troppo distanti fra loro, per cui non è possibile un'interpretazione letterale delle scritture, le quali non possono né devono essere utilizzate come base scientifica.

Maher riesce a far ammettere a padre Reginald Foster, latinista del Vaticano, che sotto molti aspetti la Chiesa cattolica non è in linea con gli insegnamenti originari di Gesù. Al parco a tema religioso Holy Land Experience di Orlando, Florida, intervista turisti, impiegati e soprattutto l'attore che interpreta Gesù e risponde con convinzione e adesione al "personaggio" alle sue domande su questioni impegnative come l'esistenza del male.
Non manca una rapida visita anche allo Speakers' Corner di Hyde Park, a Londra, dove vengono propagandate le religioni e i credi più diversi, tra cui ovviamente anche Scientology. Maher sfrutta la convinzione comune che la dottrina di Scientology sia demenziale, per mostrare come il cristianesimo proponga credenze altrettanto incredibili. Ma ancor più folli sono quelle del mormonismo: Dio vive su un altro pianeta, Gesù è venuto in America dopo la resurrezione, gli indiani sono la tribù perduta di Israele, il Giardino dell'Eden è in Missouri. A Salt Lake City, Maher non può accedere al Tempio, ma si fa spiegare i fondamenti di questa religione da due ex membri della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni.
Alla Grand Central Station, l'incontro con il neuropsichiatra Andrew B. Newberg, autore di Why We Believe What We Believe, studioso di "neurotheology", ossia del rapporto tra i processi neurologici e le esperienze spirituali, è l'occasione per Maher di definire la fede un disordine neurologico. Maher si dedica quindi all'ebraismo. A New York incontra il rabbino Yisroel Dovid Weiss, portavoce del gruppo antisionista Neturei Karta, a cui rinfaccia la partecipazione alla conferenza negazionista International Conference to Review the Global Vision of the Holocaust del dicembre 2006, a Teheran. Riguardo alle rigide restrizioni del sabato, si fa spiegare dal rabbino Shmuel Strauss dell'Institute for Science and Halacha di Gerusalemme tutti i meccanismi per rispettare formalmente il giorno del riposo, ma aggirarne di fatto i divieti.
A Miami incontra José Luis de Jesús Miranda, fondatore di Creciendo en Gracia (Growing in Grace International Ministry), culto con oltre centomila seguaci nel mondo, il quale si dichiara Gesù Cristo ritornato in Terra. A lui contesta la questione del perché Dio, onnipotente, scelga dei profeti come tramite con l'umanità, invece di parlare direttamente a tutto il mondo. Ad Amsterdam, tenta di intervistare il reverendo Ferre van Beveren della Prima Chiesa Universale del Canteismo (First Universal Church of Cantheism), basata sull'uso della marijuana, ma il "religioso" sembra completamente fumato ed incapace di rispondere a qualsiasi domanda.
Maher si dedica quindi all'islamismo. Incontra la politica musulmana Fatima Elatik all'angolo di strada dove il regista Theo van Gogh fu ucciso da un estremista islamico; il rapper britannico islamico Aki Nawaz, conosciuto come Propa-Gandhi, che nelle sue canzoni inneggia alla guerra santa e si difende appellandosi al diritto di discussione e confronto, che però non estende agli altri, visto che non è disposto ad ammettere l'ingiustizia della fatwa contro Salman Rushdie; il politico Geert Wilders, dalle posizioni fortemente anti-islamiche; i proprietari del gay bar musulmano di Amsterdam "Habibi Ana"; Mohamed Junas Gaffar della moschea Taiban di Amsterdam, a cui rinfaccia il fatto che tutti i musulmani sostengano che l'Islam non è una religione di violenza, ma di pace, eppure sono spesso gli islamici ad uccidere per la religione.
A Gerusalemme incontra Muhammad Hourani, coordinatore del Center for Peace and Reconciliation della Cupola della Roccia. Infine, a Megiddo, futuro teatro dell'Armageddon secondo il Libro della Rivelazione, Maher trae le seguenti conclusioni. La religione ha il potere di spingere gli uomini verso eventi distruttivi, quindi in effetti porterà alla fine del mondo, l'Apocalisse sarà una profezia autoavverata: perché il genere umano possa sopravvivere, la religione deve morire. I predicatori sono padroni intellettuali che tengono legata l'umanità all'ignoranza e generano e giustificano follia e distruzione; la fede rende virtuoso il non pensare, nulla di cui vantarsi; la religione è pericolosa perché permette agli uomini che non hanno risposte di credere che le avranno. L'unico atteggiamento appropriato per l'uomo davanti alle grandi domande non è l'arrogante certezza che è il marchio della religione, ma l'umiltà del dubbio, visto che la storia umana è una serie infinita di errori. Il conforto e il sollievo offerti dalla religione hanno un prezzo terribile. I non religiosi devono uscire allo scoperto. È tempo di crescere o morire.

Buona Visione: https://www.youtube.com/watch?v=sMmjIMlR8MQ








 

sabato 19 gennaio 2013

BITCOIN MONETA ELETTRONICA CHE MINA LE BASI DELL'ECONOMIA COSI' COME LA CONOSCIAMO

Nell’arco degli ultimi anni, dai tempi della bolla di internet in poi, abbiamo sentito parlare molto di denaro elettronico, ma i BitCoins superano ogni immaginazione.
Cosa sono i BitCoins?
Sono una sorta di valuta virtuale, creata da un gruppo di persone conosciute sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.
Come funzionano?
I BitCoins vengono creati da un complesso algoritmo, utilizzabile scaricando un apposito client, lasciando lavorare il processore del computer(GPUs no classici CPUs perchè richiederebbe troppo tempo).
Le transazioni avvengono p2p e sono completamente non tracciabili.
I BitCoins possono essere cambiati in valuta vera ad uno scambio attuale che è possibile vedere qui.
Sui BitCoins c’è un acceso dibattito su molti siti riguardo l’illegalità e le molteplici applicazioni, negative e positive che si potranno creare.
Alcuni sono arrivati a dire:

1. Bitcoin is a technologically sound project.
2. Bitcoin is unstoppable without end-user prosecution.
3. Bitcoin is the most dangerous open-source project ever created.
4. Bitcoin may be the most dangerous technological project since the internet itself.
5. Bitcoin is a political statement by technotarians (technological libertarians).*
6. Bitcoins will change the world unless governments ban them with harsh penalties.
Ovvero:

     1. Bitcoin è un progetto tecnologicamente suono.
     2. Bitcoin è inarrestabile senza fine-utente penale.
     3. Bitcoin è il più pericoloso progetto open-source mai creato.
     4. Bitcoin può essere il progetto tecnologico più pericoloso dato che la stessa Internet.
     5. Bitcoin è una dichiarazione politica da technotarians (libertari tecnologici). *
     6. Bitcoins cambierà il mondo se i governi non li vieta con pene severe.


 
Ovviamente la non tracciabilità delle transizioni ha scatenato molteplici siti che addirittura vendevano stupefacenti online, come ad esempio silkroadmarket.org. Possibili scenari futuri?
attualmente esistono 6 milioni di BitCoins a 7$ circa l’uno. Questo significa che ci sono già 42 milioni di dollari nel “mercato”. Come vedete qui in google trends la loro crescita è esponenziale e se non verranno resi illegali (cosa che dubito li fermerà) diventeranno una seria alternativa alla valuta corrente.
Sarà un bene o un male?
Per approfondire: Internet il lato oscuro della rete